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La sostenibilità nella manifattura conviene e crea valore

15/06/2023
Fondazione Ergo

Cosa sono i criteri ESG?

Nel 2006 con una relazione delle Nazioni Unite sono stati lanciati i Principles for Responsible Investment (o PRI) con l’intento di favorire la diffusione dell’investimento sostenibile e responsabile tra gli investitori istituzionali. I criteri ESG, di cui è richiesta l’applicazione, sono ormai diventati uno strumento non solo indispensabile ma utile nella gestione delle imprese moderne. Di cosa si tratta? Di criteri destinati a stimolare le aziende misurandone sostenibilità sociale e impatto ambientale. L’acronimo ESG, infatti, si riferisce a tre aree principali: Environmental (ambiente), Social (condizioni di lavoro) e Governance (le regole di gestione e l’etica interna).

Ormai le aziende vengono comunemente valutate in base alla loro capacità di applicazione e di utilizzo dei criteri ESG, e ricevono sempre più spesso un rating di sostenibilità calcolato in base ai dati e alle metriche relativi alle risorse immateriali di un’organizzazione. Il rating diventa rilevante perché un basso rating di sostenibilità fa salire la percezione del rischio aziendale da parte degli investitori e viceversa uno alto stimola investimenti e fiducia.                
         
I criteri ESG stanno guadagnando terreno normativo. L'Unione Europea (UE), infatti, è attualmente all'avanguardia nell’incentivare i fattori ESG attraverso il  Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), entrato in vigore a marzo 2021, progettato per indirizzare i capitali verso investimenti orientati alla sostenibilità. Si tratta, fino a oggi, della più ampia azione normativa adottata nel comparto della finanza sostenibile.

Perché i criteri ESG sono importanti?


Gli obiettivi proposti dall’Unione Europea, sono 17, anche conosciuti come Sustainable Development Goals (SDG), caratterizzati come linee guida per lo sviluppo sostenibile e vengono suddivisi in base a:

Criteri ambientali (E) che considerano gli sforzi di un'azienda per proteggere e preservare gli ambienti naturali. Si concentrano sulla riduzione al minimo degli sprechi e dell'inquinamento, sull'esaurimento delle risorse, sulle emissioni di gas serra, sulla deforestazione e sui cambiamenti climatici.
Criteri sociali (S) che esaminano le modalità con le quali un'azienda tratta le persone e considera le relazioni interne e la diversità dei dipendenti, le condizioni di lavoro, la comunità locale, la salute e la sicurezza e i conflitti.
Criteri di governance (G) che esaminano il modo in cui una società controlla e supervisiona sé stessa. Si concentra su strategie fiscali, stipendi dei dirigenti, donazioni e lobbying politico, lotta alla corruzione e alla concussione, oltre alla composizione del consiglio di amministrazione nel quale si dovrebbe tendere ad accogliere rappresentanti dei lavoratori.

Un recente report di PwC afferma che “un numero crescente di prove mostra che le società con forti principi ESG overperformano. In particolare, mostrano che le aziende che si concentrano sugli indicatori ESG più rilevanti dal punto di vista finanziario per il loro settore tendono a performare bene”.

Il ruolo di Fondazione Ergo: trasformare l’investimento sulle persone in un’opportunità.

Fondazione Ergo è da sempre impegnata nel contesto industriale labor intensive nel supportare le aziende verso una crescita che si basa sull’investimento nella S di Social.
E’ riconosciuta come punto di riferimento sui temi dell’organizzazione del lavoro e dell’ergonomia, poiché in grado di accompagnare le aziende in un percorso di miglioramento della produttività del lavoro iniziando con un check up di valutazione.

Per le aziende una collaborazione con Fondazione Ergo significa essere riconosciute fra imprese più avanzate sul fronte della produttività, della sostenibilità ESG, con un focus specifico sulla sostenibilità industriale e sociale per la qualità del lavoro. Tre i riferimenti principali su cui opera:

1. Health and Safety – la salute nel contesto manifatturiero con l’obiettivo di prevenire malattie professionali e garantire ambienti di lavoro puliti, curati, ordinati dove il benessere è al centro del lavoro dell’intera catena produttiva

2. Le persone - con l’obiettivo di sviluppo e miglioramento delle persone creando ambienti di lavoro sicuri, inclusivi e una organizzazione improntata sulla crescita e la formazione

3. Le comunità e il territorio – condurre e supportare lo sviluppo delle comunità per migliorare welfare, standard di vita tramite supporto di crescita all’innovazione, occupazione, e continua socializzazione.

Quanti dirigenti di azienda si chiedono come misurare il successo? Molti. Ma quanti sono consapevoli dei benefici che si possono ottenere investendo sulla gestione digitale del buon lavoro, della produttività, della sicurezza sul lavoro, sulle persone, sul benessere aziendale avendo a disposizione delle metriche per misurare il successo della crescita?
Fondazione Ergo ha strutturato un approccio metodologico in grado di quantificare produttività e relazioni, benessere ed efficienza per valutare e analizzare i rischi e le opportunità di crescita. Uno stimolo per affrontare la sfida è considerare produttività e benessere "completamente connessi".
I criteri e i paletti ESG ormai tracciano una triplice linea di fondo per tutte le aziende: per generare risultati e mantenere un vantaggio competitivo, occorre impostare la propria strategia calibrando le cosiddette “3P”: profitto, persone e pianeta, condizione richieste non solo dagli stakeholder interni, ma dal consumatore, dai fornitori e dagli investitori. In questo scenario non basta premere l’acceleratore sulla “E” (Environmental, ambiente) dei criteri ESG come fanno in molti. In realtà è ancor più decisiva l’attenzione all’area della sostenibilità (industriale) "sociale". Siamo convinti che la “S” dei criteri ESG sarà il motore del lavoro futuro.

Vuoi iniziare il tuo percorso verso la sostenibilità industriale?
Contattaci – Sustainability in manufacturing – fondazione@fondazionergo.it

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