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IL FATTORE S - Il benessere delle persone si traduce in benessere aziendale

06/07/2023
Fondazione Ergo

Il benessere delle persone si traduce in benessere aziendale

Nell’articolo precedente abbiamo descritto cosa sono gli ESG, a cosa servono e che valore hanno. In questo secondo approfondimento vogliamo concentrare l’attenzione sulla S di “Social”. I criteri ESG relativi alla "S" di Social riguardano le relazioni con gli stakeholder, il coinvolgimento nella comunità e i luoghi di lavoro e il lavoro stesso.

S significa “Social” e per noi equivale a Persone, Salute e Territorio

La "S" di ESG sta per Social, riguarda le relazioni di un'organizzazione con le persone, le sue politiche e le azioni che hanno un impatto su individui, gruppi e società.

In un contesto aziendale, rispettare i criteri Social significa esaminare tutte le interazioni con le persone in base a principi di etica, giustizia e cura del benessere. Questo può riguardare sia il modo in cui l'azienda tratta i propri dipendenti, sia il suo impatto su clienti, partner e altri stakeholder. Vengono presi in considerazione temi come la disuguaglianza, le condizioni di lavoro, i diritti umani, la sicurezza dei prodotti, le relazioni con la comunità, la trasparenza della catena di approvvigionamento e altro ancora.

Termini come "sostenibilità" e "responsabilità aziendale", riguardano l’uso efficiente delle risorse naturali in un concetto che include la sostenibilità anche nel coinvolgimento della comunità, le pratiche commerciali etiche e l'impegno per il bene superiore, piuttosto che un focus esclusivo sul profitto.

I continui cambiamenti a cui sono sottoposti non solo i prodotti, ma anche i modelli di business portano di conseguenza anche modifiche dei processi e dei tempi di produzione.

Prodotti, produzioni ma anche relazioni.

Direttamente o indirettamente, le scelte manageriali influenzano ciò che accade ai dipendenti, ai lavoratori della catena del valore, ai clienti e alle comunità locali, ed è importante gestire gli impatti in modo proattivo. Iniziamo quindi questo approfondimento con l’elemento del capitale umano;

1. Il capitale umano

L’innovazione, di cui tanto sentiamo parlare, riguarda, è vero, le tecnologie digitali adottate dalle aziende, ma ancor di più le scelte strategiche messe in atto dal management in termini di modello socio-organizzativo. Cosa significa? Che comprare un robot, una nuova tecnologia oggi serve si, ma a poco se il manager (e il sindacato) non guarda come vanno le cose all’interno dell’azienda. L’innovazione organizzativa al fianco o, meglio ancora, precedente al processo di digitalizzazione della fabbrica è prerequisito per il successo della digitalizzazione stessa.

Fondazione Ergo si rivolge proprio a quei manager “illuminati” che per la loro azienda scelgono di investire nell’adozione di modelli organizzativi evoluti e moderni. Questo passa prima di tutto dall’incentivazione della formazione manageriale verso nuove competenze e nuovi processi organizzativi che richiedano sempre più la partecipazione attiva dei lavoratori, nuove forme di relazioni, scelta di priorità di filiera o di territorio e in generale possiamo dire l’innovazione dell’organizzazione.

2. La progettazione di prodotti sicuri

E' sempre più importante che Lo sviluppo di nuovi prodotti e la progettazione degli stessi preveda l’integrazione dei principi ESG. Cosa significa? Significa che non si guarda solo ai processi di produzione, ma è bene inserire le basi culturali del “design for assembly” e quindi prevedere un coinvolgimento di diverse competenze che collaborano tra di loro: R&D, Engineering, Manufacturing engineering e Operations, Ergonomics e health and safety.

Il prodotto è progettato fin dall'inizio in modo da ridurre i costi e avvicinare allo zero gli sforzi per produrlo così da aumentarne la qualità. Come? Semplificando il progetto del prodotto, specificando nella fase di ideazione delle linee di montaggio soluzioni che facilitano la fabbricazione e l'assemblaggio dei componenti e il rispetto dell’ergonomia del processo di lavoro.

Gestire in maniera efficace la progettazione del prodotto e quindi anche delle produzioni è la strada fondamentale per generare impatti positivi sull'ambiente e sulla società. Significa pensare il prodotto in modo tale che si dia priorità a: materiali sostenibili, processi di produzione ecologici e test approfonditi. Il tutto con l'obiettivo di ridurre significativamente le possibilità di difetti o rischi per la sicurezza.
 
3. Le opportunità sociali


Sebbene la produzione manifatturiera sia spesso associata ai progressi tecnologici e alla crescita economica, essa detiene anche un immenso potenziale nella creazione di impatti sociali positivi e nella promozione di una crescita inclusiva.

Le fabbriche hanno la capacità unica di influenzare la società in molti modi, al di là dei loro contributi economici. Abbracciando le opportunità sociali, possiamo trasformare il settore manifatturiero in una formidabile leva di un cambiamento positivo, a beneficio degli individui, delle comunità e della società nel suo insieme.

Espandendo le attività manifatturiere, si possono generare posti di lavoro di qualità, fornire mezzi di sussistenza e conferire competenze e formazione alle persone. Ciò, a sua volta, contribuisce alla riduzione della povertà, stimola le economie locali e migliora la mobilità sociale.

Ma una buona impresa determina anche lo sviluppo delle competenze e l'apprendimento permanente: man mano che la produzione si evolve di fronte ai progressi tecnologici, vi è una crescente necessità di migliorare le capacità degli addetti alla produzione e riqualificare la forza lavoro. Investendo in programmi di formazione e sostenendo iniziative di apprendimento permanente, i produttori contribuiscono a dotare le persone delle competenze necessarie per prosperare nel settore. Ciò non solo migliora l'occupabilità, ma favorisce anche la crescita personale e la resilienza socioeconomica.

4. Stakeholder Engagement

Per massimizzare i benefici del coinvolgimento degli stakeholder per il successo ESG, è importante adottare un approccio collaborativo e inclusivo. Ecco alcuni punti cardine:

-Coinvolgimento e sviluppo della comunità: le imprese manifatturiere hanno il potenziale per avere un impatto positivo sulle comunità in cui operano. Impegnandosi attivamente con le comunità locali, sostenendo iniziative sociali e contribuendo a progetti di sviluppo sostenibile, i produttori possono creare valore sociale duraturo. Ciò include investimenti in istruzione, assistenza sanitaria, infrastrutture e sforzi di conservazione ambientale.

-Approfondimenti e innovazione: interagire con tutti gli attori ci consente di attingere a una vasta gamma di prospettive, esperienze e conoscenze. Ascoltando attivamente il loro feedback, le loro idee e le loro preoccupazioni, possiamo ottenere preziose informazioni che aiutano a modellare le nostre strategie ESG e guidare l'innovazione. Le parti interessate spesso offrono nuove prospettive e identificano i punti ciechi, consentendoci di affrontare le questioni ESG emergenti in modo proattivo.

Valorizzando e agendo in base al contributo di tutti gli stakeholders, possiamo creare un ecosistema in cui le prestazioni ESG diventano parte integrante della nostra cultura e delle nostre operazioni.
 
PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE AVERE DEGLI OBIETTIVI CONDIVISI?

Un approccio top-down alla sostenibilità e alla buona governance non è efficace se non è supportato dal basso verso l'alto da una cultura che si mobilita intorno alle iniziative ESG, Per rimediare a questo problema, le organizzazioni devono identificare uno scopo aziendale e costruire una cultura intorno ad esso.

Stiamo assistendo ad un numero crescente di esempi che dimostrano che non è necessario un compromesso, bensì è più opportuno avere uno scopo chiaro, definito e condiviso. Ciò permette non solo di predisporre un programma strategico di riprogettazione della modalità con la quale si generano i ricavi ma anche di salvaguardare il benessere dei lavoratori e dell’ecosistema aziendale in senso lato.

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L'inevitabile trasformazione verso un sistema produttivo sostenibile è già iniziata e in questo scenario Fondazione Ergo mette le basi per progettare un percorso verso la sostenibilità industriale.

Vi invito tutti a condividere le vostre esperienze e intuizioni sulla S nel contesto industriale.

Collaboriamo e impariamo gli uni dagli altri mentre ci sforziamo di creare un futuro più sostenibile e responsabile.

IL FATTORE S - Il benessere delle persone si traduce in benessere aziendale